martedì 8 dicembre 2015

Il frigorifero.

Il messaggio era sintetico, di tutti i 160 caratteri disponibili ne aveva usato solo 14.

"Mi ha lasciato"

E chi se ne fotte caro mio,  non ci sentiamo da oltre 9 anni, ora ho altro a cui pensare.
Cosa aspettavi? Una risposta, che poi sarebbe dovuta essere una domanda; non ho niente da dirti e tanto meno da chiederti.
Pensavo che la conversazione era terminata, invece dopo un po' arriva un altro messaggio. Il mio stato da "ChiSeNeFotte"  inizia a trasformarsi in "CheCazzoVuoi?"

"Dice ke non va, ke nn funziona e x questo mi lascia"

Ho iniziato a ripassare mentalmente il soggetto che era, il fatto che fosse riuscito ad arrivare a lasciarsi implicava che era riuscito a stare con qualcuna e questo era gia' miracoloso. Mi sarebbe piaciuto vedere chi era stata l'anima pia che era riuscito a conviverci per qualche nanosecondo.
Forse, ma forse, dopo tutto questo tempo era diventato un essere umano. Forse il buon Dio aveva deciso di farlo inguaiare in una relazione o, molto piu' realisticamente, la sua ragazza era stata una capra.
E mentre penso, un altro messaggio.

"Dopo tutto ke senso ha questo biglietto sul frigo"

"Dopo tutto" ?! Ma dai! Piu' di un nanosecondo? Ok rispondo.

"Eh amico hai idea di quante donne giovani e belle ci sono nel mondo?"

E nella conta che gli proponevo includevo anche i seconda e terza mano disillusi senza escludere qualche giovane battona sud americana.
Ancora un messaggio, piuttosto staccato dal dialogo che cercavo di metter su.

"Ma Xke?"

Eh... questo e' ancora fermo alla fase dei perche'. Non ci sono i perche', c'e' quello che c'e'. Hai idea di quante persone hanno perso tempo dietro a delle domande inutili.
Di nuovo un messaggio.

"Non capisco"

E dajie... cosa cazzo vuoi capire. Una ultima raccomandazione e poi fai quello che ti pare... ( cioe' vai fuori dai coglioni ).

"Non rompere i coglioni, fai l'uomo, tu sai cosa fare"

Ed e' la verita'. Gli uomini sanno cosa fare basta non dirglielo, una volta che torna alla memoria che lo sanno, lo fanno. E' questa la frase che ti leva dai coglioni tutti, ma proprio tutti. Questa frase ha lo stesso peso di uno "Scacco matto". Chiude sempre il discorso.
Quasi istantaneamente uno nuovo messaggio.

"Ho aperto il frigo"

Dopo un po' un altro.

"La luce si e' accesa"

E poi un altro.

"La birra era fredda"

E poi un altro.

"Non capisco"


sabato 19 settembre 2015

Quante più sigarette puoi.

Era andato via da casa a circa 16 anni, non sopportata più la donna che aveva preso il posto di sua madre e l'anima di suo padre. Ci vuole coraggio, molto coraggio e anche dolore, molto dolore, perchè la rabbia di per se non basta per andare via.

Sopravvisse, ebbe dei figli che a loro volta ne ebbero dei propri. Io sono uno di loro e posso raccontarvi questa storia perché era una delle poche di cui continuò a lamentarsi fino alla fine.
Molto, ma veramente molto, di quello che vide e visse in guerra sono nella tomba insieme a lui. Forse per il pudore, forse per il dolore, ma sono pochissimi i soldati che si raccontano.

Si offrì per il fronte, fu catturato. 
Finalmente arrivò l'occasione di scrivere a casa, tutto quello di cui aveva bisogno erano le sigarette, le avrebbe chieste nella lettera. Sarebbero arrivate ed avrebbero migliorato non di poco le cose per lui nel campo di prigionia in cui si trovava. Le sigarette erano merce di scambio rara e preziosa. 

"Qui va tutto bene, si tira avanti. Mandami quante più sigarette puoi."
Era questo il succo della lettera.

Il pacco impiego 6 mesi ad arrivare nel campo. Generi alimentari marci, muffa, vermi. Niente sigarette. Niente di commestibile. Niente.
E' difficile pensare che nei campi di prigionia possono esserci giorni felici, di certo alcuni sono peggiori di tutti gli altri messi insieme.

Anafalbeta, madre di 4 figli, con il marito al fronte. 
Se non sai leggere, una lettera non ti dice nulla, ti mette addosso solo una grande ansia.
Forse chi gli lesse la lettera mise un accento un po' troppo forte sul  "Qui va tutto bene" e su "Mandami quante più sigarette puoi", forse il soldato mascherò fin troppo bene come si stava male nel campo, fatto sta che la donna pensò che il marito stava fin troppo bene e che se proprio doveva mandare qualcosa non sarebbero state cose futili e poco salutari come le sigarette.
Così fu.

martedì 7 luglio 2015

L'amaro

Alla fine di ogni pranzo, dopo il dolce la frutta ed il caffe', arriva l'amaro.
Dopo tutto quello che hai gustato, ricercato, scartato, evitato ed ingoiato, c'e' l'amaro.
Questa classica chiusura di ogni pranzo importante, cosi' lontano mentre gusti l'antipasto, inimmaginabile dopo l'arrivo del primo dei primi,  impensabile dopo l'ultimo dei secondi e dopo tutto, puntualmente ti raggiunge in carrozza. Tra il tintinnio dei bicchierini, accompagnato dallo sguardo cordiale del cameriere, arriva. 

L'amaro e' uno dei sei sapori fondamentali e quindi assoluto; e' tale perche' siamo specializzati nel riconoscerlo. Non e' unico come fondamentale; un qualsiasi sapore e' sempre una combinazione di un po' di amaro, un po' di aspro, un po' di salato, un po' di umami ed un po' di dolce. Sempre.
E' l'equilibrio e l'armonia di questi fondamentali che rende le portate speciali eppure alla fine del pranzo, a voler sciacquare il superfluo, quello che  rimane in bocca e' l'amaro.

Addio greci.




venerdì 3 luglio 2015

Si e' vero sta a New York...

Ogni tanto mi leggo il blog di Alain ( alain.it ), questo "conregionale" arrivato in America e che non vede l'ora di diventare un americano a tutti gli effetti.
Conoscevo un altro che era arrivato in America, questo concittadino in qualche modo e' sparito nel nulla. Pochi post su FB e poi ha chiuso l'account. Al contrario del primo, il secondo aveva sposato una del luogo acquisendo il diritto di rimanere in America.
L'America... ah.
Il mio bisnonno e' stato in America, come tanti altri. Il fesso pero' si fece convincere dall'amata a tornare. Con il senno di poi era meglio se la trascinava in America per i capelli.

L'America...
Nei tempi futuri, che abbiamo l’ambizione di rendere sicuri, guardiamo con speranza ad un mondo fondato su quattro libertà umane essenziali:
-La prima è la libertà di parola e di espressione –in ogni parte del mondo.
-La seconda è la libertà per ciascuno di venerare Dio a modo suo –in ogni parte del mondo.
-La terza è la libertà dal bisogno, il che, tradotto in termini mondiali, vuol dire accordi economici che assicurino ad ogni paese una vita felice e pacifica per i suoi abitanti –in ogni parte del mondo.
-La quarta è la libertà dalla paura –il che, tradotto in termini mondiali, vuol dire una riduzione universale degli armamenti a un livello tale e con tale assoluta intransigenza da far sì che nessun paese sia più in grado di commettere un atto di aggressione fisica contro un vicino –in ogni parte del mondo. 


Franklin Roosevelt




La Terra è la nostra Madre, abbi cura di Lei.
Onora (rispetta) tutti i tuoi parenti.
Apri il tuo cuore ed il tuo Spirito al Grande Spirito.
Tutta la vita è sacra, tratta tutti gli esseri con rispetto.
Prendi dalla Terra solo ciò che è necessario e niente di più.
Fai ciò che bisogna fare per il bene di tutti.
Ringrazia costantemente il Grande Spirito per ogni giorno nuovo.
Devi dire sempre la verità, ma soltanto per il bene degli altri.
Segui i ritmi della natura, alzati e ritirati con il sole.
Gioisci nel viaggio della vita senza lasciare orme.
Gli americani, quelli nativi, quelli sterminati.


C'e' una cosa che e' evidente in america e che non si vede in Italia, e' il senso della patria; in molti film o foto sui social non e' raro vedere bandiere nei pressi delle abitazioni.


Ci tengono alla patria e la patria tiene ad ognuno che l'ha servita.
Se in Italia metti la bandiera in giardino sei pazzo. Non esponiamo la bandiera neanche nelle feste nazionali! Nessuno si sente orgoglioso per il bello dell'Italia e tanto meno ci tiene. Ognuno fa stato a se.
La politica in Italia fa il lavoro sporco, e' sporca, quelli che ci rappresentano sono vergognosi e le bandiere non le esponiamo per lo schifo. Certe cose in Italia non possono succedere, il nazionalmente buono non sta qui.

Alain, si e' vero sta  in America.






martedì 30 giugno 2015

Cielo in 3D

Molti, se non tutti, vedono in cielo in 2D.
Si comincia dall'asilo a disegnare il cielo come se fosse un soffitto e poi si arriva a pensarlo veramente tale.
Fortunatamente ho trovato un telescopio ed ora vedo il cielo in 3D. Impossibile tornare indietro, ogni singolo puntino occupa un posto ben preciso sull'asse Z e lo spettacolo non ha eguali.
Se uno ha tempo riesce anche ad osservare il moto relativo tra i pianeti e non esiste programma televisivo o spettacolo in terra che sia minimamente paragonabile al nostro sistema solare.

lunedì 22 giugno 2015

Vasetto di vetro

A pensarci bene, il mondo è un sistema chiuso in senso termodinamico. Come fanno a pensare che ogni cosa nuova non sia già stata usata in altro? Se tutta l'acqua nel mondo è sempre la stessa, come possono pensare che ne possa esistere di nuova?
Quello che arriva nel piatto è quello che altri in qualche modo hanno defecato. C'è questa enorme reazione chimica alimentata dal sole, che continua a smontare la merda in modo che si possa ricomporre in altro, per esempio: frutta, carne, acqua, uomini, animali.
E poi ci sono quelli che dicono che possono dominare la natura, lo dicono come se fossero esterni ad essa.
Eh no, nessuno sulla terra è fuori dal vasetto.
La terra è la versione più grande di quelle sfere di vetro sigillate ermeticamente con dentro un gambero ed una alga. L'alga trasforma la merda in verdura ed il gambero la verdura in merda, l'alga ossigena l'acqua assorbendo anidrite carbonica ed il gambero cambia l'ossigeno in anidride carbonica.
Una reazione infinita alimentata dal sole.
Si devono obbligare le persone a defecare della merda buona.

sabato 13 giugno 2015

Cose che cambiano la vita.

La luna dista 1 secondo luce.
Per andare sul sole serve più tempo, molto di più. Alla velocità della luce ci arrivi in 8 minuti.
La stella più vicina alla terra dopo il sole dista 4 anni luce.
In tutto questo spazio non c'è nulla di abitabile come la terra.
Forse a 500 anni luce potrebbe esserci qualcosa di utile, forse.
Concretamente per andare sulla luna a noi servono circa 3 giorni. Sarebbe stato bello arrivarci in un secondo, ma non si può.
Per tutto il resto, che dista oltre qualche minuto luce, devi stare nello spazio per generazioni.
Forse è il caso di stare attenti a come trattiamo l'unico posto abitabile a disposizione.

Il telescopio cambia la vita.

domenica 7 giugno 2015

Chi non beve in compagnia...

... è un ladro oppure una spia.
Avevamo comprato tanta birra da riempire il portabagagli di una Renault 9. Avevamo preso di tutto: da quelle analcoliche a quelle facevano sembrare la Eku 28 analcolica.
Scalare l'Everest e riuscire ad assaggiare tutte quelle birre avevano la stessa valenza, era un sfida al buonsenso ed al quotidiano. Il resto era irrilevante.
X:"Io non bevo."
Avevamo sentito bene?  Perché non puoi partecipare ad una festa in maschera e presentati in tuta da ginnastica dicendo che sei contro le maschere.
X:"Nada, No, Nein. Ok per la spaghettata aglio olio e peperoncino e niente birra."
Amen.

A fine serata, che è quel tempo che sta tra la tarda notte e la mattina molto presto, erano rimasti i sopravvissuti ed il finto astemio.Con voto di maggioranza decidemmo che l'astemio andava impalato.
"Non possiamo più fidarci di te, torna a casa a piedi. "

Iniziò così la via crucis dell'anima pura, che fu lunga e noiosa fino a quando non incontrammo un branco di casi selvatici. L'anima pura ci disse tante di quelle parolacce che imparammo tutti cose nuove.
Sebbene il diavolo ci tentava di prenderlo al bordo, non  potevamo farlo salire, per il bene della sua anima doveva affrontare il suo destino senza interferenze.
Amen.

Messo a nanna l'astemio, non manco un saluto al sole nascente.
In questo momenti, con la stella che sorge, passi a chiederti come sia possibile che Lois non sia morta nel suo viaggio fuori dell'atmosfera terrestre in Superman IV.
Insomma ti chiedi come è stato possibile che il registra si sia permesso tanto. E' impossibile che si possa verificare una cosa simile oppure c'è qualcosa che non è stato detto.
Quale potere può aver usato Superman per mantenere in vita Lois?
Ma secondo te un essere come Superman esiste?
Forse non dovresti chiederti prima come sia possibile che esista Superman?
Alla fine concludi che quello che cerchi è la coerenza, vuoi mettere tutto a posto secondo i tuoi metri e le tue misure e la vita è troppo corta e caotica per poter riuscire nell'impresa.

X lascio il nostro mondo, per andare in un posto migliore, alla tenera età di 35 anni circa. Sua moglie e sua figlia, che mi pare avesse meno di 9 mesi al momento, partiranno con comodo più in là, speriamo dopo di tutti noi.
Non mi fu possibile andare al suo funerale, ero a Firenze. Quando tornai passai insieme ad altri al cimitero.
Y: "Sai dov'è?"
Fu una bella domanda, perché sapevo il cimitero, ma non avevo idea di dove l'avessero messo. Ci pensai un po' e poi mi prese una strana allegria, tipica di quella che ti viene quando sei in compagnia e sai come stanno per andare le cose.
Io:"Sì, forse ho capito dov'è..."
Y:"Capito cosa?"
Io:"Seguimi..."
Ed andai dritto sulla sua tomba. Come se qualcuno mi avesse appena dato la piantina di dove era.
Primo piano di una costruzione a più livelli in fondo a destra nel cimitero.

A seguito di questa curiosità, c'è qualcuno che si sveglia ancora urlando nel sonno.




mercoledì 27 maggio 2015

Gentlemen Only Ladies Forbidden - G.O.L.F.

In quale galassia sarà finito il golfista?
È veramente tanto tempo che non ho notizie su chi ha fatto del Golf la sua religione.
Mettere in buca con il minor numero di mosse, di per se la teoria del gioco è semplice.
Che io sappia, pochissimi riescono a mettere in buca in modo sistematico. Forse sei fortunato con un campo, con un tiro o con le condizioni meteo e vai in buca; la fortuna di una volta non fa di te un golfista pro, sei solo stato fortunato e siccome la fortuna è aleatoria alla fine sei solo uno sfigato.
Il golfista metteva sempre in buca.
Era così deterministico che alcuni iniziarono ad avere dei dubbi sulla loro sorella, forse forse qualcuno anche sulla propria madre. Il golfista non faceva caso ad un sacco di cose e se erano sposate non era un problema,  non era geloso.
Ma che fine avrà fatto?
Predisse che Albano e Romina si sarebbero lasciati ed ancora mi ricordo quando l'ho sentito alla radio.
Gli appuntamenti li dava in palestra, era lì che se le lavorava per buona parte del tempo. Era un po' sopra la media ed aveva il culto del fisico. Tempo una settimana e cedevano tutte, tra muscoli che si gonfiavano sotto carico e che il golfista metteva ben in mostra, tra i pareri delle amiche "battezzate" che le descrivevano come un Dio, tra i modi gentili e piacevoli, tutte volevano essere campo di gioco almeno una volta nella vita.
Quelle che uscivano con lui avevano tutte lo stesso sguardo, tutte la stessa espressione.
Avevano occhi con pupille così dilatate, e forse non solo quelle erano tali, da sembrare neri. Se le osservavi capivi cosa significa "allupata".
Il golfista.
Avrà avuto anche un nome di battesimo come tutti noi? Sicuramente sì.


venerdì 22 maggio 2015

John Lennon Pub

Ogni tanto ripenso al Pub John Lennon. Era unico, come il personale nel suo interno.  Alla cassa, con aria soddisfatta per gli incassi, c'era baffetto. Quanti soldi gli ho dato!
Spesso facevi la fila perché era sempre pieno.
I frappe erano liofilizzati, le patatine fritte nello stesso olio di tutte le altre, gli alcoolici erano molto inglesi ed i toast costavano una fortuna come i sandwich.
La musica... Ah la musica! Suonavano un sottofondo piacevole, potevi parlare e conoscere meglio le persone. Caro il mio Frank Sinatra, ho imparato a conoscerti ed apprezzarti proprio in quel pub.

Chissà dove sarà Letizia e chissà se avrà terminato di scrivete il suo libro. Faceva dei disegni sul libretto delle ordinazioni: uccelli che uscivano di gabbia, mani, nuvole e tutto dava ad intendere che nel suo libro qualcosa lo doveva raccontare.
Sono stato nel pub tante di quelle volte che alla fine riuscì ad avere un appuntamento da Lei.
Letizia, se per qualche assurdo motivo dovessi leggere questo blog, sappi che la divisa ti donava un look tremendamente sexy. In fondo eri l'unico motivo per cui era importante quel posto.

Non ho più trovato un Pub dove il caffè irlandese è buono come quello del Lennon.

Oggi al suo posto c'è un negozio, ma qualcosa è comunque rimasto. Se la sera scendi dalla macchina e vai di fronte all'ingresso, hai sentore della porta del Lennon. Senti che è lì anche se non la vedi.
Le vetrate colorate gialle ed opache con gli infissi in legno rosso, le colonne, il corridoio centrale e tutto il resto è ancora lì in qualche modo.