domenica 24 aprile 2016

Knockout

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La pragmatica parte con un jab, la ruspante se lo becca in pieno, tempo di assorbirlo e risponde con un diretto. Pow! E di nuovo un diretto. KaPow!!
Pragmatica al tappeto, a cosa penserai mai adesso che se lì? "Cosa è successo" oppure "Come mai è successo"?  Irrilevante.

1...     2...
Il primo diretto che mi sono beccato io in gioventù fu soprattutto accecante. 
Per capire che sapore può avere devi guardare di colpo il sole. I tuoi sensi si ritirano come una lumaca nel guscio e tutto questo avviene proprio quando sta per arrivare il peggio.
Prima di andare giù, hai come la sensazione di fluttuare ed il tuo orientamento non è chiaro; fino a quando non ci sbatti, non hai idea di dove possa mai trovarsi il tappeto.
Dopo ti chiedi: "Ma quanto peso?"

3...     4...
Poi ti rialzi, se ci riesci, ed inizi a capire che l'avversario è doloroso, il prossimo colpo che dovrai tirare potrebbe avere di nuovo lo stesso prezzo. Si diventa prudenti, si diventa avari.
Colpire qualcuno non è come colpire il sacco o fare sparring.
La senti quella sensazione come di pressione dolorosa al setto nasale?
Appunto.

5...     6... 
Ai prepotenti gli piace l'idea di essere dei giustizieri, fanno quello che fanno in nome di qualche motivo nobile, qualcosa che gli è stato concesso da Dio. Si vogliono dipingere sempre meglio di quello che sono. Stronzate.

7...     8... 
Tutti dovrebbero vedersi Pulp fiction e sentire il discorso finale di Jules Winnfield:
"Vedi, adesso penso, magari vuol dire che tu sei l'uomo malvagio e io sono l'uomo timorato, e il signor 9mm, qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre. 
O può voler dire che tu sei l'uomo timorato, e io sono il pastore, ed è il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo mi piacerebbe. Ma questa cosa non è la verità. 
La verità è che TU sei il debole, ed io sono la tirannia degli uomini malvagi."

9...
Il primo diretto che ho tirato nella mia vita la prima cosa che colpì fu me stesso; mi attraversò da parte a parte e ne uscì fortemente indebolito. Dal secondo in poi trovarono la strada spianata.

10.
Standing ovation!

mercoledì 20 aprile 2016

Da una forma di vita a base di carbonio

Se tu sapessi quanto mi sai di plastica.

Mordi qualcosa che è rimasto avvolto nella plastica.
Decora il tuo giardino con dei fiori di plastica.
Sdraiati al sole su un tappeto di shopper di plastica.

Ed ancora saresti lontana dal sapore e dalla sensazione di plastica che mi avvolgono.
Se Eliot Handler e Harlod "Matt" Matson ti avessero conosciuta,
ora Barbie avrebbe il tuo volto;  l'unica cosa, oltre ai ricci, che non ha di te.

Sinceramente.






domenica 17 aprile 2016

La gioia

Il parlare corrente ed il dire comune lo esprimono. La gioia non è altro che la manifestazione pubblica della felicità.
"Fa salti di gioia."
"Il suo volto brilla di gioia."

La felicità, incontenibile per natura, indipendentemente dalla volontà del soggetto, traspare, si legge sul volto. Nella sua intensità diventa visibile.
Brilla nel volto.

Anche l'etimologia dice la stessa cosa.
La parola gioia nasce da un verbo greco che significa rendo splendido, dalla parola connessa ad esso che significa splendore, dalle parole collegate al verbo gaio, gaudio latino, che vuol dire ancora una volta splendere. Anche nella lingua tedesca la radice è la stessa.

La gioia non è altro che il risplendere della felicità e quindi il suo espandersi.
Essa fa ambiente, è qualcosa che si porta. Chi è felice ed entra in relazione con gli altri porta questa tonalità. La felicità, nella forma della gioia, crea clima.
E spesse volte la dimensione della gioia è legata all'annuncio, per esempio la buona notizia.
"Nuntio Vobis Gaudio Magno" ( Annuncio grande gioia ) del racconto di natale nel vangelo.

Nel portare la buona notizia c'è la gioia interiore della buona notizia, ma c'è anche il piacere di darla ed infatti non ci si trattiene. Nella vita familiare, nelle relazioni quotidiane, un avvenimento felice non ci si trattiene dal dirlo.
Molte volte si usano tecniche per fare esplodere ancora più intensamente la gioia.
"Non dirlo, non ora, non è il momento più opportuno!"
Perché deve risuonare questa gioia. Trattienila perché risuoni di più.
Portare felicità aumenta la felicità in che già ne possiede.

Ed allora cosa diavolo puoi avere dentro di così brutto e nero da gioire nel mettere sale sulle ferite altrui? Quale abominio oscuro ti permette di riempirti di gioia e rallegrarti profondamente per un gesto vile che porta dolore ?
L'appartenenza non è come la razza; si sceglie.
Adesso lo sai.

mercoledì 6 aprile 2016

Giorno Giuliano

La ragazza, piuttosto infastidita, rispose al commento sull'amica assicurandosi l'ultima parola con: "Non appena vedono un po' di carne..."
E questa frase, colorata degli umori della sua anima, fu un capolavoro.
Cominciò la frase con un tono rassegnato e la terminò con rabbia e ribrezzo;
partì dall'inizio ed arrivò alla fine con una cadenza ed un intonazione che ... fu una rivelazione.
Quel cosino non più alto di un metro e sessanta aveva comunicato usando il linguaggio comune, ma l'aveva sottratto alla normalità ed elevato a strumento creativo.
2457469.8493055557. Memorabile.
Presi la frase la misi in una email destinata a me. Foto di un capolavoro invisibile, unico, irripetibile ormai perso; prima o poi sarebbe arrivato l'oggi in cui l'avrei inserito nelle miei memorie.
In quella magnificenza, involontaria e vera, era divampata una delusione rabbiosa, eredità che poteva arrivare solo dall'uomo più importante di tutta la sua vita: il padre.

sabato 2 aprile 2016

Big Bang Theory

Continua ad essere nuvoloso, niente stelle, niente luna.
Ne sento la mancanza.
Da bambino non riuscivo ad immaginarmi nulla che non fosse contenibile in un scatola, anche molto grossa se necessario. L'universo non riuscivo proprio ad immaginarlo; una cosa così grande che comunque ti immagini una scatola grossa, lui è comunque più grande.
Quando ho compreso cosa era il tessuto spazio temporale, ero all'università. In buona sostanza non possiamo muoverci in modo indipendente nello spazio e nel tempo. Se vai veloce nello spazio, sei costretto ad andare lento nel tempo.
Poco tempo fa sono state confermate anche le onde gravitazionali, prima ancora il bosone di Higgs.
C'è un disinteresse in queste cose, sembra che non importi.
A nessuno interessa sapere in che acquario si trova.
Potrebbe anche essere che alla fine Dio esiste.

venerdì 1 aprile 2016

A Few Figs from Thistles


My candle burns at both ends 
It will not last the night 
But ah, my foes and oh, my friends 
It gives a lovely light.

Edna St. Vincent Millay